Buona Domenica A… Una Stampante Sonora

di Daniele Lama Trubiano

Sono in piedi davanti al letto mentre osservo estasiato un battuffolo rosa di carne e capelli biondi, che sgambettando elabora i suoi primi suoni, attraverso un canto prodotto dalla sua lingua che velocemente si fa spazio tra le sue piccole labbra, emettendo ripetutamente un insignificante “ble”, che diventa per me la musica più bella ed emozionante che io abbia mai sentito. Accelera e rallenta andando avanti per decine di minuti, esaltandosi di questa sua capacità che sta iniziando a scoprire e che è la comunicazione. La guardo estasiato e la mia pelle risponde emotivamente a quei suoni. Non ha uno spartito, non è una musica riconosciuta, non appartiene al mondo delle sette note accademiche, ma quello che sto ascoltando è il concerto più bello della mia vita. È semplicemente musica che viene “Fuori”, senza conoscenza ma sicuramente mirata a descrivere un’emozione, a disegnarla quasi quella bambina fosse una stampante sonora. L’emozione di una bimba di pochi mesi, all’inizio dell’anno 1991.

Tra i tanti regali che mi ha fatto Coemm, sono entrato in contatto con Fabio, una persona incredibile che mi ha riportato alla mente l’episodio dell’infanzia di mia figlia, che vi ho raccontato oggi. Come mia figlia Michela, Fabio ha una grande passione per la musica in generale ed in particolare per quel tipo di musica che “viene fuori” da se.

A otto anni gli fu regalato il suo primo organetto ed è iniziata così la sua passione per la musica che a sedici anni lo ha portato a comprendere che la realtà in cui viviamo non è altro che vibrazione e che la musica sarebbe stata il suo principale motivo di vita. Era affascinato dall’aspetto creativo e l’improvvisazione diventò nel tempo la sua missione. Qualche anno dopo, scopre qualcosa che gli cambierà profondamente la vita: <<raggiungendo un particolare stato di coscienza non ordinario è possibile improvvisare al pianoforte facendosi “guidare” dall’ambiente circostante e, preparando opportunamente eventuali ascoltatori, questi diventano compositori anche loro, contribuendo attivamente alla creazione del suono>>.

Nasceva così l’Ecto Musica (dal greco Ektos: fuori o da fuori), la Musica che “viene fuori” dal campo unificato. Sono passati molti anni da allora e negli innumerevoli incontri/concerti effettuati, è emersa sempre di più la straordinaria potenzialità benefica di questo nuovo approccio alla musica: a fare la differenza è la possibilità di essere co-creatori della musica che si sta ascoltando. Naturalmente perché ciò avvenga è necessario rispettare tassativamente alcuni parametri: chi partecipa deve poter assumere una posizione molto comoda, deve essere protetto dal freddo, da rumori o movimenti, la luce deve essere molto bassa. Tutto questo per permettere alle persone di raggiungere un rilassamento molto profondo e creare tutti insieme una “Coscienza collettiva” che poi, attraverso le mani dell’esecutore, fa ri-suonare il pianoforte. Musica creata anche da chi ascolta, quindi, e non solo: anche l’ambiente con le sue energie e le “entità invisibili” entrano a far parte del “gioco”. E ogni volta è un “miracolo” che si manifesta nella possibilità di condividere e far provare agli altri questa meravigliosa esperienza che è “l’Unione con l’Uno” attraverso il Suono.

L’Ecto Musica nasce da un nuovo modo di concepire l’improvvisazione. Chi partecipa non è più un ascoltatore passivo, ma contribuisce attivamente alla creazionedell’evento sonoro. Con un’adeguata preparazione si scende molto in profondità e si raggiunge quel luogo dove tutti siamo “Uno”. <<Il pianoforte diventa la stampante sonora della coscienza collettiva e la musica che “viene fuori” (Ecto Musica) è creata contemporaneamente da tutti i partecipanti. Con l’accordatura a 432 Hz il pianoforte assume anche la funzione di porta dimensionale che ci permette di viaggiare nello spazio-tempo e di accedere a dimensioni nuove, inesplorate. I suoni che creiamo, in questo stato di coscienza non ordinario, sono suoni di riequilibrio, per noi e per la noosfera>>.

Nelle esibizioni di Fabio, riveste un ruolo importante la preparazione all’evento eseguita da Lorella, che collabora al progetto Ecto Musica dal 1989. Lei si occupa della fase preparatoria all’esperienza tramite il raggiungimento di un rilassamento profondo, utilizzando il Dhyangro, un tamburo sciamanico Nepalese, la campana Tibetana e il bastone della pioggia.

Auguro a Fabio e Lorella una Buona Domenica ed invito tutti a provare questa bellissima esperienza, che vi potrà regalare un po’ di quella serenità che andiamo disperatamente cercando, attraverso la fiaba sonora che potete ascoltare e “vedere” cliccando sull’immagine sotto.

Allora Buona domenica a Tutti voi e a Fabio che con le sue ricerche ci regala emozioni allo stato puro. Chi volesse approfondire l’argomento può visitare il sito di “Ecto Musica” dove troverete anche tutti gli appuntamenti per poter partecipare a questa meravigliosa esperienza.

(cliccate sull’immagine per andare al sito ectomusica)

Daniele Lama Trubiano 2018©

Fonte: http://blogger2.cq24.it/pisa/blog/attualita/buona-domenica-a-fabio

Articolo uscito su CQ24 Pisa   http://blogger2.cq24.it/pisa

Daniele Lama Trubiano

Daniele Lama Trubiano è un poliziotto che ha basato la sua esistenza su un’immagine di perfezione ed onestà. Ama scrivere ed ha pubblicato nel 2013 il suo primo romanzo: “Da grande voglio fare il tenente Colombo” seguito dal libretto di poesie: “Pensieri di sbirro”. Nel 2014 pubblica il secondo romanzo: “Il Lupo e lo sbirro” seguito dal libretto di poesie: “Tu chiamale se vuoi… Emozioni”. Nel 2015 pubblica il suo primo romanzo comico “Il Commissario Brusco Luzzi – L’odore dei funghi”. Sembra una vita perfetta ma in realtà il suo alter ego è stato travolto dai debiti con le finanziarie, fino al giorno in cui la disperazione e l’ansia lo hanno trasformato nel suo peggior nemico. Nel punto più basso della sua vita, scopre che si può uscire dai debiti senza commettere atti scellerati. Nel 2016 pubblica l’autobiografia “Bolle di affanno” seguito dal libro di poesie “Ricordi mancati”. Dopo quel dramma che ha sconvolto la sua vita, cancellando tutta la sua esistenza conosce Maurizio Sarlo il quale, dopo aver letto “Bolle di Affanno”, gli porge la mano e gli dà una seconda possibilità. Daniele Lama Trubiano inizia allora a scrivere per gli aderenti al progetto Coemm e per i frequentatori dei “salotti solidali” Clemm. Oggi viene considerato da molti lo scrittore ufficiale del movimento Coemm, per il quale ha composto un inno musicale e due ebook gratuiti: “Lettera dal futuro” e “Diario di un capitano” oltre ai libri “Il Salotto – Storie di Coemm” e “La via di Marco Polo – Storie di Coemm”. Nel blog “CQ24Pisa” ha scritto centinaia di “articoletti”, come li definisce lui, ed è uno dei blogger più seguiti del progetto Coemm.

 

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